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Le differenti tipologie abitative

Pubblicato da Cosmopolitan San Benedetto su 16 Novembre 2020
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LE DIFFERENTI TIPOLOGIE ABITATIVE

Una delle attività che svolgiamo per il nostro lavoro, e che occupa una parte importante del nostro tempo, è quella che riguarda l’osservazione e l’analisi del mercato immobiliare nazionale e, in particolare, quello relativo al contesto della città di Cagliari e del suo hinterland

Fra le tante informazioni che raccogliamo ogni giorno ci sono anche quelle riguardanti le novità, ovverosia le recenti proprietà in vendita e in locazione. A tal proposito, ci capita spesso di soffermarci a leggere le descrizioni che privati cittadini e/o colleghi agenti immobiliari scrivono per presentare e pubblicizzare i differenti immobili. In queste occasioni non è raro imbattersi in testi che contengono imprecisioni o, addirittura, termini utilizzati a sproposito: ad esempio, quadrivano in luogo di trivano (nel testo dell’annuncio compare “quadrivano” mentre la planimetria allegata rappresenta chiaramente un trivano) o casa indipendente in luogo di appartamento.

Da qui, abbiamo pensato di redigere un breve resoconto che delinei le differenti tipologie abitative diffuse a Cagliari e nell’hinterland.

Se ragioniamo sul significato del termine casa probabilmente ci vengono in mente tante possibili definizioni.

Le tipologie abitative ieri

La casa è un edificio realizzato essenzialmente a scopo abitativo e residenziale. Oggi sappiamo bene che la casa non è solo uno spazio dove trovare riparo, ma è anche un luogo di produzione, riproduzione e consumo. Tant’è che il termine viene esteso anche a tutte le costruzioni che assolvono a scopi sociali, come ad esempio nel caso delle espressioni casa di riposo, casa dello studente e così via.

Nel mondo sono esistite molteplici e differenti tipologie di abitazione: pensiamo ai castelli medievali sparsi un po’ in tutta Europa, agli iglù delle popolazioni Inuit del Canada, alle palafitte nel sud est asiatico, ai grattacieli di New York, ai trulli pugliesi. E l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Ma a cosa si deve questa grande e variegata diversità?

Le tipologie abitative oggi

Nel corso dei secoli, le tipologie abitative variano e assumono forme diverse in relazione a differenti fattori:

-le condizioni climatiche;

-la latitudine;

-la disponibilità di materiali per la costruzione;

-il livello tecnologico e i mezzi tecnici messi in atto per la costruzione;

-le risorse economiche;

Anche i fattori di ordine sociale e culturale sono altrettanto determinanti: si pensi, ad esempio, alle grandi cascine coloniali destinate ad accogliere più nuclei familiari o alle case temporanee e facilmente trasportabili dei cacciatori e raccoglitori nomadi. Senza ombra di dubbio, ugualmente importante per la forma di un’abitazione è il gusto estetico di una popolazione o di un’epoca (la cosiddetta “moda del tempo”) e lo status sociale.

Per quanto riguarda la nostra società, a partire dal IX secolo, il notevole aumento demografico e la maggiore concentrazione di abitanti nelle città ha determinato una crescente produzione di tipologie abitative “ad appartamenti” su più piani a scapito di quelle unifamiliari.

Oggi possiamo dire che coesistono due tendenze opposte nell’ambito della progettazione edilizia: da una parte una generale omologazione a livello mondiale che riguarda la tipologia abitativa plurifamiliare a più vani (definita appunto “appartamento”); dall’altra, una scoperta e una rivalutazione delle abitazioni tipiche del territorio e, soprattutto, dei materiali di costruzione cosiddetti tradizionali, secondo i dettami propri della bioarchitettura.

 

Vediamo più da vicino quali sono attualmente le tipologie abitative più diffuse nel nostro contesto cittadino.

 

Le tipologie abitative a Cagliari e nell’hinterland

 

Quando parliamo di tipologia edilizia ci riferiamo alla classificazione dei fabbricati in base alla presenza di determinate caratteristiche che riguardano la funzione, la dimensione, la distribuzione e l’organizzazione.

In questa occasione ci soffermiamo unicamente sulla tipologia edilizia di tipo residenziale ovvero abitativa.

Per quanto riguarda l’edilizia residenziale possiamo distinguere due differenti tipologie: temporanee (come ad esempio gli alberghi) o permanenti.

Nel caso dell’edilizia residenziale permanente abbiamo due differenti varietà: le abitazioni unifamiliari e le abitazioni plurifamiliari. Pur non facendo propriamente parte di questa breve trattazione, è bene sottolineare che esistono anche le abitazioni collettive che prevedono la condivisione di spazi e servizi (ad esempio, le residenze per anziani o le case dello studente).

L’edilizia residenziale si può distinguere anche in base alle modalità di finanziamento: è privata quando è finanziata da privati cittadini e realizzata all’interno delle aree edificabili a uso residenziale; mentre è pubblica se totalmente o parzialmente finanziata dallo Stato.

Nel nostro contesto cittadino possiamo trovare diverse tipologie abitative, ma in questa occasione ci occupiamo in particolare di quelle unifamiliari e plurifamiliari. Vediamole nel dettaglio.

 

Le abitazioni unifamiliari

 

Le abitazioni unifamiliari (o monofamiliari) sono edifici composti da uno o più alloggi caratterizzati da un ingresso indipendente per ogni singolo alloggio e, qualora si abbia una disposizione su più livelli, dalla fruizione verticale. Destinate ad ospitare un solo nucleo familiare, solitamente presentano un’area verde di pertinenza privata.

Tra le abitazioni unifamiliari distinguiamo quelle singole e quelle associate.

 

  • La casa singola (isolata o indipendente), definita a seconda dei casi anche villa o villino, è costituita da un’unità abitativa non aggregata, sviluppata da cielo a terra, e posta all’interno di uno spazio privato verde più o meno consistente. Libera da tutti i lati, ospita un solo nucleo familiare.

 

  • Le case associate, costituite da due o più alloggi indipendenti ma accostati tra loro, comprendono le tipologie: binate, raggruppate, sovrapposte, a schiera.
  • La casa binata è costituita da due alloggi indipendenti, spesso speculari, riuniti al fine di aumentare la densità dell’insediamento. Oltre all’aspetto, le case binate hanno in comune un solo muro perimetrale, mentre gli altri tre lati sono liberi.
  • La casa raggruppata è costituita in genere dall’unione di quattro alloggi accostati. Ciascun alloggio presenta due muri perimetrali in comune e due liberi.
  • La casa sovrapposta si presenta con un alloggio posto al piano terra e comunicante direttamente dall’esterno con il livello stradale e un altro alloggio posto al primo piano, da cui si accede dall’esterno tramite una scala indipendente.
  • La casa a schiera è un’unità abitativa aggregata caratterizzata da uno sviluppo da terra a cielo, ingressi indipendenti, spazi privati di pertinenza all’aperto, due muri in comune con le unità affiancate.

 

Esiste, inoltre, una particolare tipologia abitativa particolarmente caratteristica: la casa con patio.

 

  • La casa con patio (o a corte) si sviluppa attorno a uno spazio esterno delimitato dallo stesso edificio o dai muri di recinzione. Lo spazio esterno, detto appunto patio (ovverosia cortile), può essere coperto (tramite porticato o loggiato) e/o scoperto. Il patio può ospitare anche un giardino. Attorno al patio si aprono i vari ambienti della casa che possono essere ad esso connessi tramite accesso diretto. Il patio può essere ubicato nei pressi dell’ingresso, nella zona living o nel centro dell’abitazione.

 

Una particolare tipologia di casa a corte specifica del territorio del Campidano e ancora presente anche a Cagliari e nei paesi limitrofi è la cosiddetta casa campidanese.

Anticamente realizzata con mattoni crudi di terra argillosa e paglia tritata essiccati al sole (chiamati in sardo ladiri), la casa campidanese è caratterizzata da un ampio cortile interno. All’interno del cortile, a seconda dell’attività svolta dalla famiglia, si potevano trovare pozzi, forni, mulini e macine. Un altro elemento imprescindibile è sa lolla, ovvero il loggiato che funge da raccordo tra le varie stanze della casa. Il collegamento verso l’esterno è garantito da un maestoso portale d’ingresso ad arco, spesso arricchito da decorazioni e fregi ad indicare il mestiere o la condizione sociale del suo proprietario.
L’utilizzo di materiali locali a basso impatto ambientale rendono la casa campidanese un perfetto esempio di sistema abitativo ecologicamente compatibile.

 

 

 Le abitazioni plurifamiliari

 

Le abitazioni plurifamiliari sono edifici composti da più unità abitative in cui, appunto, convivono più nuclei familiari. Questi organismi edilizi sono caratterizzati da un accesso agli alloggi tramite un sistema distributivo comune che può essere orizzontale e/o verticale. Solitamente presuppongono un’area di pertinenza comune e una serie di servizi condivisi.

Al di là delle differenti tipologie edilizie di abitazioni plurifamiliari (casa in linea, a spina, a blocco, a ballatoio, a galleria, a corridoio, a gradoni, a torre…), che variano per lo più in base alla differente distribuzione e aggregazione dei moduli abitativi, è bene sottolineare che queste varietà sono ormai le più diffuse sia per l’economia dell’impianto costruttivo sia per gli alti valori di densità abitativa che consentono.

Ciascun modulo abitativo è composto da più alloggi o appartamenti che, a seconda del numero di ambienti utili, si distinguono in:

-monovani

-bivani,

-trivani,

-quadrivani

e così via.

NOTA BENE Non rientrano nel computo dei vani di un appartamento gli ambienti come bagni, servizi, ripostigli, cabine armadio, corridoi, cucinotti e così via.

 

In questo ambito, non possiamo non nominare tre tipologie di appartamenti che si distinguono per alcune caratteristiche specifiche: l’attico, la mansarda e il loft.

 

Con il termine attico è indicato quel particolare appartamento costruito nel piano più alto del palazzo e circondato su più lati da un terrazzo. L’attico può essere sormontato da un altro piano che viene detto superattico. Di solito quest’ultimo è caratterizzato da uno sviluppo planimetrico inferiore e arretrato rispetto a quello degli altri piani e dell’attico stesso.

 

La mansarda, di derivazione francese, è un tipo di alloggio, di dimensioni generalmente ridotte, caratterizzato dal fatto di essere ricavato dal sottotetto di un edificio. Grazie a una particolare disposizione della falda del tetto, la mansarda ha la particolarità di avere un soffitto dalla pendenza variabile.

 

Il loft, di origine newyorkese, è una particolare abitazione caratterizzata da un ambiente unico e ricavata dal recupero di una struttura industriale o commerciale in disuso.

Di solito è quasi completamente privo di pareti divisorie e presenta grandi dimensioni, altezze interne maggiori rispetto agli immobili costruiti a uso residenziale e maggiori e ampie superfici finestrate.

NOTA BENE Loft e open space non sono due sinonimi:

-il termine open space indica un ambiente unico presente all’interno di una casa;

-il loft è una vera e propria tipologia di abitazione;

 

 

Il mondo legato alle tipologie abitative è davvero variegato e affascinante ed è da sempre in costante mutamento. Basti pensare che, oltre a quelle citate, esistono anche tipologie abitative ibride nate appunto dalla commistione di differenti modelli abitativi.

 

La fortuna del nostro lavoro sta anche nel piacere di approfondire e comunicare i più svariati argomenti seguendo le nostre passioni.

 

 

Vieni a trovarci presso i nostri uffici o chiamaci per una consulenza gratuita e senza impegno.

 

COSMOPOLITAN Centro Servizi Immobiliari  

Un abbraccio alla tua casa.

 

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